Da anni mi interrogo su come aiutare i ragazzi con una valutazione che sia: formativa meta cognitiva  non giudicante ma accogliente  autovalutativa. Che aiuti a volare in alto e ad abbracciare le nuvole, appunto. Non a rimanere impigliati nei meccanismi squallidi dei voti.    Non ne posso più delle interrogazioni che ho abolito da molto tempo. Per una restituzione orale ho inventato quello che io chiamo SPEECH ovvero discorso breve. È un modo per passare la palla ai ragazzi e renderli responsabili di un apprendimento. È anche un modo per dare una veste molto strutturata e metacognitiva ad una prestazione orale. Parlare per esporre conoscenze non è né scontato né facile. È una competenza come altre, che va insegnata e poi se mai richiesta. Quindi da anni usiamo nelle mie classi del trienno lo speech, con direi buoni risultati. Due le parole chiave: modeling e rubrica di valutazione condivisa. Se vi...