Il 14 agosto del 2012, moriva Remy Charlip, artista poliedrico e affascinante. Come ballerino e coreografo ha lavorato con John Cage, Merce Cunningham e il Living Theatre. È stato scenografo e costumista, ha fondato una compagnia di teatro ragazzi e ha scritto e illustrato più di quaranta libri per bambini.
Autore forse non molto apprezzato e conosciuto in Italia, Charlip ha molto da dirci.
Amolto la letteratura del nonsense e del gioco linguistico e adoro le illustrazioni strampalate e sconclusionate che fanno volare l’immaginazione.
È certamente così Sottobraccio di Remy Charlip, uscito in Italia con la traduzione di Guia Risari e editato da Edizioni Primavera. Con Sottobraccio, l’artista statunitense ci regala una carrellata folle e inarrestabile di giochi di parole che si intrecciano e ingarbugliano, poesie visive e ecolalie sonore, accompagnate da illustrazioni filiformi e piccolissime che accentuano il nonsense della parola.
Gli altri titoli di Charlip sono pubblicati da Orecchio Acerbo che ha nel suo catalogo il geniale e filosofico nel suo essere quasi un gioco, Fortunatamente ( uscito in patria nel 1964, in Italia nel 2010 e Vincitore del Premio Andersen 2011, miglior libro 6/9 anni), il poetico, onirico e satirico Niente (illustrazioni di Erik Dekker, traduzione di Paolo Cesari, pubblicato in Italia nel 2007), Mio miao. Il mio unico specialissimo gatto (traduzione di Francesca Lazzarato, pubblicato in Italia nel 2012) che conosco poco e il poetico, divertente e molto teatrale Dove sono tutti? (pubblicato in Italia nel 2019).