Il 29 giugno del 1900 nasce a Lione Antoine de Saint-Exupéry, tra i pionieri dell’aviazione, destinato a diventare autore di fama mondiale con Le Petit Prince, Il piccolo principe, che uscirà prima in inglese nel 1943 negli Stati Uniti (dove Antoine si era rifugiato in seguito all’occupazione nazista della Francia).
Il Piccolo Principe è il libro più tradotto al mondo (dopo la Bibbia), in oltre cinquecento lingue e dialetti: è un libro scritto in modo semplice (anche perché nato in una lingua diversa da quella materna dell’autore), ma che contiene simboli profondi e passaggi affascinanti.
Malgrado venga letto dappertutto in maniera sempre più precoce, e malgrado le illustrazioni, il Piccolo Principe non è un libro per bambini: in modo nascosto parla di abbandono, di depressione, delle fatiche delle relazioni. Ma parla anche in modo satirico dei vizi dell’uomo.
Malgrado parli d’amore, per i suoi contenuti non è il dono ideale per San Valentino: il Piccolo Principe ama una rosa che tiene sempre sotto una campana di vetro, ed è a sua volta amato da una volpe che gli rivela che quando lo aspetta soffre, ma quella sofferenza la tiene viva.
I libri insegnano in modi strani, obliqui: i libri migliori non dicono le cose che desideriamo, ma restano sotto pelle, per poi spuntare fuori al momento opportuno.
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