Il titolo di questa breve riflessione può sembrare esageratamente pomposo, ma non lo è affatto. Eccone i motivi.

“Leggere giorno per giorno” di Frank Serafini e Suzette Serafini Youngs (la sorella) apre la via a chiunque voglia non dico organizzare, ma anche solo riflettere su cosa sia un laboratorio di lettura, a scuola, oggi. È un libro che contiene il giusto mix tra riflessioni teoriche e consigli più pratici. È un libro che può accompagnare un docente per mesi nella costruzione del laboratorio lettura o, invece, può essere letto tutto insieme per trarne, almeno inizialmente, l’idea globale, la chiave, l’orizzonte entro cui, se parliamo di “laboratorio lettura”, dobbiamo muoverci per forza.

Franck Serafini e Aidan Chambers sono, per me, i due autori più importanti da studiare se vogliamo portare nelle nostre classi un modo vero ed efficace di insegnare a leggere, o meglio insegnare ai lettori, come precisa lo stesso Serafini. Non si insegna infatti un prodotto, ma si persegue l’insegnamento di un processo che, come tale, non è mai univoco e standardizzato per tutti. La domanda chiave deve essere dunque: che tipo di lettori voglio creare? Con quali caratteristiche? Come me li immagino? Non ci può essere dunque una sola risposta ma tante quante sono le nostre comunità di lettori.

Fra i tanti che di solito sono alla ricerca della semplificazione e vogliono solo insegnare ricette riproducibili sempre, Serafini invece persegue un’altra strada: quella della complessità e della continua ricerca. Non a caso il suo motto è “A servizio del significato” “in service of meaning”, come spiega ampliamente nell’introduzione. Fa proprio questo Serafini: ti costringe a tornare sempre sui principi ispiratori del WRW e a procedere non con eccessiva sicurezza, ma con la necessità di rivedere continuamente principi e strumenti.

Il libro che finalmente possiamo leggere in italiano grazie alla traduzione di Rita Colombo e Valeria Cassino appena edito da Equilibri per leggere, è una specie di mappa del tesoro. Sappiamo che esso c’è e si nasconde da qualche parte fra le pagine, ma dobbiamo avere la pazienza di scovarlo ad ogni passo, ad ogni capitolo, quasi ad ogni riga.

Per questo “Leggere giorno per giorno” è un libro necessario, perché non ti tranquillizza, ma ti spinge fuori della tua zona di comfort e ti pone continuamente di fronte a domande e pensieri. Del resto non è questo che devono fare i buoni docenti? Porsi continuamente domande?

Il testo di Serafini è una guida vera per noi tutti. Sia per chi l’ha già letto in inglese anni fa, sia per chi non l’ha mai nai affrontato. È necessario per tutti i docenti che abbiano la voglia di aprire la loro vita professionale e la loro classe a un modo di lavorare nuovo e finalmente autentico. Non è di certo un libro che appartiene solo ad un gruppo ristretto di docenti, a chi esercita o applica il WRW da anni, a chi lo ha già studiato estraendone spesso non “descrizioni” ma “prescrizioni”. È invece esattamente quello che deve essere: un libro per tutti e tutte, di tutti e di tutte quelli che hanno piacere di leggerlo e di studiarlo. In Italia, oggi, chiunque voglia parlare seriamente di laboratorio lettura da qui deve partire. Direi anche che chiunque ha già iniziato il percorso del laboratorio non può fare a meno di ritornare qui più volte e di rileggerlo più volte.

C’è un passaggio che mi sembra fondamentale nel libro: quando l’autore a pag 22 svela il senso della sua opera: “ insegnare è un atto coraggioso. Di conseguenza deve essere coraggioso anche l’atto di scrivere sull’insegnamento”. Ecco qua la sua grandezza, ciò che fa di lui un maestro vero. Più oltre spiega che ha cercato di mantenere separato e non superare il confine sottile tra “descrivere” quello che lui ha pensato e applicato nel suo laboratorio e “prescrivere” quello che gli insegnanti dovrebbero fare.

Questo è lo spirito vero del Writing and Reading Workshop: non dettare procedure o regole, ma costruire insieme, docenti tutti, un orizzonte di confronto e di senso. Il laboratorio è un orizzonte di lavoro in cui ognuno trova la sua strada personale solo se padroneggia strumenti ma ne sente anche il profondo limite se non inseriti in un progetto più alto e anche più ambizioso.

Non ci resta dunque che ringraziare davvero l’editore “Equilibri per leggere” che si è fatto portavoce di un’esigenza sentita da tanti docenti che hanno oggi, finalmente, la possibilità di studiare sulle “fonti” originali del WRW e di intraprendere la loro strada personale in questo fantastico e variegato mondo professionale, sentendosi liberi di applicare ma anche di interpretare e costruire il loro percorso nel laboratorio di lettura.

Frank Serafini, Suzette Serafini Youngs Leggere giorno per giorno
Lettori e lettrici nel laboratorio di lettura Equilibri per leggere, Modena 2024 

credits: Foto di Keren Fedida su Unsplash