Buongiorno a tutti,
sono un’insegnante di una scuola primaria che si trova in provincia di Milano.
Appena sono venuta a conoscenza del nuovo progetto “Communiti” mi sono subito iscritta: mi è piaciuta moltissimo l’idea, infatti, di creare una rete di docenti attraverso la quale sia possibile trovare nuovi spunti, idee e, perché no, anche nuove collaborazioni e condivisioni.
Da qualche anno partecipo ai progetti proposti da Librì sia perché ritengo mettano a disposizione degli alunni molteplici materiali sia perché offrono l’opportunità di apprendere con immediatezza e semplicità tutte le informazioni inerenti ai progetti stessi.
Anche per il prossimo anno sono previste attività interessanti che sto già pensando di proporre ai miei alunni e alle colleghe del mio plesso.
Mi permetto di portare la mia esperienza per qualche collega ancora incerta nel buttarsi in questa nuova avventura.
Partecipare ad un progetto è sicuramente impegnativo, non lo metto in dubbio: bisogna organizzare le attività, valutare i contenuti e come proporli agli alunni in modo tale che siano comprensibili a tutti…
Però gli aspetti positivi sono davvero tantissimi: primo fra tutti la ricaduta sulla classe. Lavorare insieme ci ha aiutato ad ascoltarci, a collaborare attivamente per seguire le fasi del progetto e realizzare l’elaborato finale: ognuno ha portato le proprie abilità e le proprie conoscenze e le ha messe in comune con gli altri… insomma anche noi, nel nostro piccolo abbiamo creato e consolidato una vera e propria comunità!
Un altro successo è stato il riscontro avuto anche nelle famiglie degli alunni: abbiamo coinvolto e fatto partecipare ai progetti anche i genitori e addirittura alcune nonne che con un entusiasmo ammirevole e un grande impegno sono venuti a scuola e hanno lavorato con noi.
Questo a dimostrazione che un buon progetto deve essere interdisciplinare e toccare tutte le sfere legate all’apprendimento e alla quotidianità degli alunni.
Allego, per concludere, l’articolo che abbiamo scritto al termine di un progetto proposto da LIBRÌ.
PROGETTO ECO STILISTI PER UN GIORNO:
“FACCIAMO LA PACE?”
A noi questo progetto è piaciuto tantissimo perché ci ha dato l’opportunità di imparare cose nuove sulla sostenibilità per aiutare il nostro pianeta, la nostra città e, nel nostro piccolo, la scuola in cui passiamo le giornate. Ci ha dato l’opportunità, inoltre, di consolidare e rinforzare altre informazioni, ma soprattutto ci ha permesso di condividere tutto il nostro “sapere” con le nostre mitiche nonne che hanno lavorato nell’aula con noi per alcune settimane al fine di realizzare il nostro meraviglioso elaborato.
Siamo partiti cercando di capire quale fosse il messaggio per noi più urgente da comunicare e abbiamo osservato che, oltre al rispetto dell’ambiente, consideriamo davvero urgentissimo far sapere a tutti che il mondo e i bambini che lo abitano hanno bisogno di vivere in pace.
Così abbiamo pensato che anche noi nel nostro piccolo possiamo provare a non litigare con i compagni o, comunque, a voler fare pace, cercando di spiegarci e di trovare insieme una soluzione… perché tornare ad essere amici è fondamentale. È un allenamento all’ascoltarsi e a mettersi nei “panni” dell’altro per diventare cittadini più consapevoli e attenti ai bisogni di tutti: pianeta e suoi abitanti!
Ci siamo messi subito all’opera: ognuno di noi ha portato un indumento vecchio che però avesse un significato e un valore affettivo, che avesse una storia da raccontare! Qualcuno ha portato dei vestitini, delle copertine o dei lenzuolini di quando era piccolo e aveva una lacrimuccia mentre lo metteva nel grosso saccone e raccontava la sua storia alla classe!
Ci siamo raccontati e ci siamo conosciuti ancora di più: è stato davvero emozionante e ci ha reso ancora più compagni di classe!
Abbiamo deciso di realizzare una coperta che potesse trasformarsi in un tappeto o in un mantello. Con alcune pezze colorate abbiamo deciso di fare una scritta: FACCIAMO LA PACE!
Alcuni indumenti sono stati inseriti nell’imbottitura per rendere la nostra coperta ancora più morbida!
Abbiamo promesso che chi litigherà con un compagno nella nostra classe dovrà passare parte dell’intervallo sotto la coperta oppure sopra al tappeto oppure al caldo del mantello e dovrà riuscire a fare pace! L’abbiamo promesso e ogni promessa deve essere mantenuta!
E chi poteva aiutarci a realizzare il nostro elaborato multifunzionale? Ma le nostre super nonne naturalmente! Così attrezzate di macchine da cucire, aghi e fili colorati si sono trasferite per alcune ore al giorno nella nostra aula e ci hanno aiutato a prendere le misure, a tagliare e a cucire!
È stato divertente e meraviglioso: un’esperienza unica, di quelle che ti lasciano un ricordo indelebile…
Gli alunni della terza A
Scusate eventuali ripetizioni, per me è la prima estate da nonna e questo ruolo assorbe molto del mio tempo, ma ci tenevo comunque a portare la mia esperienza. Spero di leggere presto anche quella di molte colleghe e di molti colleghi perché sono fermamente convinta che la passione messa nel proprio lavoro sia davvero contagiosa!
Buona estate a tutti,
Letizia