Per quanto sia un tema sempre più sentito, ancora oggi si tende a fare confusione tra inclusione e integrazione.

  • l’integrazione mira al reperimento di risorse per consentire il raggiungimento di risultati nell’ambito dell’autonomia, della socializzazione e della comunicazione
  • l’inclusione mira al superamento di ogni tipo di  barriera alla partecipazione e all’apprendimento

Parlare di inclusione in aula significa trasmettere il concetto che ogni alunno, nessuno escluso, possiede dei talenti che lo rendono unico e capace di arricchire, con la propria presenza, il gruppo classe.

La pluripremiata campagna educativa “Più unici che rari”, promossa da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Sanofi, parte proprio da questo presupposto, con l’obiettivo di  promuovere l’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione nell’ambiente scolastico.

Partendo da quelle difficoltà che possono nascere in presenza di malattie rare o altre patologie, come l’asma o la dermatite atopica – per le quali Sanofi è in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di terapie –  si educano i ragazzi e le ragazze a considerare le differenze come una ricchezza e un’opportunità di crescita, per sé stessi e per gli altri.

Non è sempre facile però, per il bambino o la bambina, avere consapevolezza di sé, accettarsi con serenità nei propri pregi e difetti, soprattutto fisici. Specialmente nel periodo della preadolescenza, in cui non si è più bambini ma non si è ancora adulti, e in cui il corpo affronta molti cambiamenti, cercare la propria identità, il proprio io, risulta essere un lavoro davvero impegnativo, e soprattutto H24!

La campagna “Più unici che rari”, è un laboratorio completo sull’inclusione: il percorso parte dai temi dell’identità e della consapevolezza di sè, prosegue con i temi del riconoscimento delle emozioni e dell’empatia e termina con attività sui temi del bullismo.

Soffermiamoci nello specifico sulle attività iniziali del percorso laboratoriale, dedicate al tema dell’ IDENTITÀ!

ATTIVITÀ: UNA QUALITÀ IMPORTANTE

  • Obiettivi: conoscere il concetto di resilienza; prendere consapevolezza di sé; sviluppare fiducia verso sé e gli altri; rafforzare la coesione del gruppo; cooperare (Life Skills, area emotiva: consapevolezza di sé).
  • Metodologia: lavoro in gruppo.
  • Strumenti/Materiali: cartelloni, fogli, penne, colori, pennarelli, riviste, materiali per collage, forbici, colla.
  • Discipline: Arte e immagine, Italiano, Educazione civica.
  • Libro per alunni del kit “Più unici che rari”: la storia di Chiara (pag. 40).

SVOLGIMENTO ATTIVITÀ:

  • Leggiamo o ascoltiamo la storia di Chiara: facciamo rilevare come una sua significativa qualità sia la resilienza e spieghiamo che si tratta della capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà.
  • Commentiamo la storia, poi facciamo notare che ognuno di noi è, più o meno, resiliente e invitiamo gli alunni a raccontarci i casi in cui loro stessi lo sono stati. Chiediamo di raccontare come si sono sentiti in queste occasioni, come le hanno affrontate e se e come le hanno superate. Guidiamo la riflessione su cosa hanno scoperto di loro stessi, dei loro amici e compagni. Facciamo emergere come anche circostanze complesse, difficili e dolorose possano trasformarsi in opportunità e far scoprire capacità e aspetti di sé impensabili.
  • Realizziamo tutti insieme un cartellone sulla resilienza con le esperienze degli alunni e le loro riflessioni: raccontiamo sia le cose positive, da coltivare e valorizzare, sia quelle negative, da modificare o eliminare. Lasciamo libero il gruppo di scegliere come realizzarlo, anche in modalità mista: con disegni, collage, frasi, brevi testi o poesie.

Clicca su questo link per scaricare gratuitamente il kit, dove troverai, nella guida per insegnanti, tutte le attività! Ma non solo! Il kit include anche:

  • libri illustrati per ragazzi
  • opuscoli informativi per le famiglie

IL CONCORSO PER LE CLASSI

La campagna “Più unici che rari” comprende un momento laboratoriale collettivo, da svolgere in classe e collegato a un concorso nazionale. I ragazzi e le ragazze saranno coinvolti in un gioco di rappresentazione che li renderà partecipi sia individualmente che come organismo unito, ovvero la classe.

Nel concorso “La mia classe è un universo”  ogni alunno, dopo aver esplorato e discusso i temi della campagna in aula, deve creare un ritratto del “pianeta sé stesso”, scegliendo le qualità che gli sono più proprie e utilizzando i colori, le tecniche, i simboli, i dettagli del proprio corpo che lo rendono unico.

Crediti: foto di copertina by  Vitolda Klein su Unsplash