Il 29 Maggio è il National Biscuit Day, parlo dell’Inghilterra, naturalmente. So bene che per fortuna siamo alla fine dell’anno, quindi perché mai mi imbarco in un’ennesima festa?
Semplicemente perché un biscotto evoca la mia idea di apprendimento della lingua straniera.
A mio parere, l’inglese non si impara studiandolo e soprattutto praticandolo per tre ore di fila una volta alla settimana, ma frequentandolo per anche soli dieci minuti al giorno, o almeno il più spesso possibile, con passione e divertimento.
E qui risaltano subito i vantaggi del non essere specialiste, di poter incontrare la classe più volte e naturalmente quello di essere genitori o se preferite adulti di riferimento.
Quanto mi piacerebbe avere la collaborazione dei grandi!
Sì, perché se ci pensiamo bene, quando mai bambini e bambine hanno la possibilità anche solo di pensare all’inglese al di fuori della scuola? Italiano, storia, geografia, matematica, scienze e anche educazione fisica fanno parte della vita di tutti i giorni: si parla, si vedono scritte, trasmissioni, una statua, un fiume, una nuvola nera, la clessidra misura-tempo di un gioco, si fa una corsa, una capriola… ma l’inglese? Al massimo si incontra il titolo di un cartone, che fa pensare al cartone e non all’inglese o il nome di un dentifricio al supermercato, che manco sappiamo che è in inglese.
Salvo situazioni particolari (io ho deciso di imparare l’inglese a sei anni, quando a scuola non si faceva e tuttora non so il perché di questo mio progetto infantile, però ammetto che è una cosa strana dal momento che non conoscevo proprio nessuno che lo parlasse) e a parte il risultato scolastico, quando mai un bambino o una bambina hanno l’occasione di parlare in L2? E a cosa serve loro farlo? Cominciando dalla seconda domanda, possiamo dire che serve per vincere un gioco in inglese, ma devi trovare qualcuno che “collabori” e gli aduli non hanno mai molto tempo per giocare, purtroppo!
Per quanto riguarda l’occasione, semplicemente non c’è, a meno che… non la creiamo noi insieme ai genitori. Parlo di piccole routine quotidiane: la colazione a casa o un’attività energizzante prima delle lezioni a scuola, un momento di gioco che metta di buon umore la sera prima di dormire o un breve gioco di saluto prima di congedare la classe.
Io non uso attività complesse, rubatempo o che necessitano di ore di preparazione. Prendo spunto da… qualsiasi cosa! Oggi è la National Biscuit Day, benissimo, propongo alla classe, e gli adulti lo possono fare a casa, un gioco semplice e divertente in dipendenza dal livello di conoscenza della lingua come per esempio:
Who/What is a biscuit best friend? Let’s draw it!
Tell me an animal name for each letter of the word BISCUIT.
Try to say: “Mixed biscuits, mixed biscuits”. Oppure: “A box of biscuits, a box of mixed biscuits”. O ancora: “A box of biscuits, a box of mixed biscuits a biscuit mixer!”.
Mi piace creare occasioni per far diventare la L2 parte della vita di tutti i giorni e renderla un momento importante del mio rapporto con le classi. Spero tanto che quello che faccio possa creare bei ricordi e mi piace pensare che bambine e bambini possano portarli con loro anche da grandi, è per questo che suggerisco sempre ai genitori di fare la stessa cosa.
Non so se faccio bene, ma ci sto provando.
Avete qualche consiglio?
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