I test Invalsi mettono in luce il cortocircuito didattico di un mondo docente in confusione tra il "saper fare" e il "sapere" Vanessa Roghi in un recente articolo (Il Manifesto, 20 luglio) ha messo in luce quanto la cosiddetta fotografia dei test dell’Invalsi che mette sotto analisi la scuola italiana del 2019 sia in realtà appunto una fotografia e come tale non affatto asettica, ma assumente sempre un punto di vista, un’ottica particolare. La fotografia non è mai oggettiva. Nemmeno è il caso di dirlo. La fotografia usa parametri impostati in precedenza: anche Invalsi lo fa. I dati che ne escono quindi sono i dati raccolti in quella prospettiva. Cioè dati che danno un risultato di un certo tipo: ragazzi che non leggono e non comprendono. Meglio al Nord, ma insomma male un po’ ovunque (perfino a Bolzano). Io non sono fanatica dei test anzi non mi piacciono per nulla....