John Coltrane disegnò con questo cerchio la sintesi della sua teoria della musica in un criptico connubio fra scienza e fede

Alexander Stephon, sassofonista e scienziato, nel suo libro The Jazz of Physics afferma che Albert Einstein e John Coltrane avevano molto in comune. Quello che attirava l’attenzione di Alexander era il cosiddetto “cerchio di Coltrane”, nel quale vedeva “gli stessi principi geometrici” che spinsero alla teoria della relatività di Einstein.

Il paragone non sembra azzardato. Musica e matematica hanno molto in comune, e Coltrane potrebbe aver avuto una consapevolezza della matematica nella musica e averla applicata intenzionalmente nel suo jazz.

Coltrane gli disse che stava cercando di fare nella musica quello che Einstein stava facendo per la fisica

Era anche a conoscenza dei lavori di Einstein e pare ne parlasse spesso. David Amram ricorda che stava cercando di fare nella musica quello che Einstein stava facendo per la fisica. Allo stesso tempo raccontò poco del suo intenso lavoro teoretico dietro le sue composizioni, preferendo che le sue opere parlassero per sé. Si esprimeva in maniera mistica e mergeva l’attrazione per la scienza con spiritualismo di ogni tipo.

Il suo modo di parlare poetico lasciò numerose chiavi interpretative per leggere il suo Cerchio. Il clarinettista Arun Ghosh, per esempio, vide nel Cerchio i principi matematici che connettevano la musica al Divino, un sistema “quasi islamico”.

Il professore Yusef Lateef conosceva Coltrane meglio di chiunque altro. Studiò al suo fianco per anni ed è stato ricordato come un mentore per lui, specialmente nella sua ricerca sulla teoria della musica. Concorda con questa teoria e sostenne che alcune sue opere sarebbero state titolate in maniera più esplicitamente religiosa se non fosse stato per paura di un contraccolpo politico.

Ma quello che vediamo ben sintetizzato e criptato nel disegno è l’aver riconosciuto la “struttura della musica” come una scoperta scientifica che aveva anche ricadute religiose. Entrambi gli aspetti erano per Coltrane parte di un processo intuitivo che prende piede nella mente di un musicista dall’astrazione dell’esperienza.

Fonte:

http://www.openculture.com/2017/04/the-tone-circle-john-coltrane-drew-to-illustrate-the-theory-behind-his-most-famous-compositions-1967.html